Il 2 aprile è la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU per diffondere una maggiore consapevolezza sui diritti delle persone autistiche. Tale ricorrenza è stata una buona occasione per riflettere e consapevolizzare l’intera comunità scolastica su questa tematica. L’ I.C. Cappuccini Brindisi il 5 aprile scorso ha organizzato diverse attività di riflessione sull’autismo: i plessi Rodari e Scivales con le insegnanti ed i bambini della scuola primaria hanno voluto “accendere una luce speciale” per essere più vicini alle famiglie che vivono questa condizione, puntando ad una sensibilizzazione maggiore sul tema delle differenze individuali al fine di favorire la qualità dell’inclusione scolastica e sociale. Secondo gli insegnanti, infatti, è doveroso sensibilizzare l’opinione pubblica sulle esigenze delle persone autistiche ed offrire loro un supporto migliore ed il rispetto che meritano in quanto bambine/i e soprattutto uomini e donne di domani. Così, colorandosi di tante e bellissime sfumature di blu, l’atrio della scuola si è confermato luogo di consapevolezza, accoglienza ed inclusione per tutti coloro che vivono tale situazione. In questo grande oceano i piccoli “protagonisti impegnati” hanno rappresentato e drammatizzato testi, opere letterarie e testimonianze private di persone con autismo. I simboli che più di tutti hanno campeggiato in questa giornata sono stati l’aquilone azzurro riferibile alle rime di “Da solo un aquilone non vola” e le bolle di sapone di colore blu rintracciabili in una rappresentazione grafica dell’opera letteraria di Linda Rossi “La Storia di Blu e di come l’autismo ci insegni la gentilezza”, oltre che nella splendida e sorprendete coltre di bolle di sapone che ha avvolto tutti i partecipanti anche nel cortile della scuola. Ad ogni modo, il simbolo della bolla presenta dei forti legami con l’autismo poiché essa, infatti, è la metafora che si utilizza per indicare l’isolamento sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico. C’è di più: così come afferma la scrittrice sopracitata, “c’è una bolla che appartiene ad ognuno di noi: a quelli introversi, solitari, timidi, ma anche di quelli spavaldi, coraggiosi, intraprendenti”, insomma, a tutti, grandi e piccini, “ognuno con le sue preoccupazioni e incertezze, ognuno con la sua bolla pronta a svanire se gli altri ci sanno capire”. Dunque, la sensazionale esperienza proposta dall’istituto e l’esaltazione dell’importanza alla comprensione e alla conoscenza empatica dell’altro fin da quando si è piccoli ha lasciato in tutti noi il segno della bellezza, della diversità e della meravigliosa e (a volte) paradossale comunione delle emozioni, anche quando si pensa di non essere compresi, ascoltati ed accompagnati nel lungo cammino delle nostre vite.
Qui di seguito riportiamo foto e video della giornata!
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